“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.”
Io non so perché mi salvò la vita, forse in quegli ultimi momenti amava la vita più di quanto l’avesse mai amata… Non solo la sua vita: la vita di chiunque, la mia vita. Tutto ciò che volevano erano le risposte che noi tutti vogliamo: da dove vengo? Dove vado? Quanto mi resta ancora? Non ho potuto far altro che restare lì e guardarlo morire….
Blade Runner, nella versione del 1982
Un capolavoro: che altro dire? Se un capolavoro non smette mai di parlarci, allora questo film, nella sua edizione del 1982, continua a dirci qualcosa di bello; cioè di valido per la vita.
Nel film Balde Runner (nella versione del 1982), quelle domande ultime che il replicante getta al Cacciatore di replicanti, sarebbero una pazzia viverle da soli, senza che esse poggiassero su uno stabile rapporto esistenziale.
Esse, le domande, sono tanto insopprimibili quanto vere.
Qui sotto un video di come è stato realizzato il film: