Lavoro con persone molto stressate, causa il momento storico: tutti chiedono mascherine e gel per le mani, siamo addietro con gli ordini.
Oggi all’ennesima presa di posizione bestemmiatoria, “ma Dio…!“, mi è sorta una domanda, son voluto andare fino a fondo a quella imprecazione. Perché il mio collega sta imprecando? Perché la realtà non è come la vorrebbe lui, non rientra nei canoni della propria previsione di quello che accade realmente. Dunque come un bambino che sbatte i piedi per una evento non previsto, così da grande non si battono i piedi ma is impreca contro Dio per un evento non desiderato.
Per inciso: una volta una persona mi disse: “imprecare è un bene perché si riconosce colui che crea la realtà e le circostanze”. Nella sua paradossalità è vero anche questo, certo che per riconoscere Iddio dietro le circostanze che avvengono, la strada della bestemmia mi sembra la strada meno educativa e rispettosa.
Personalmente non bestemmio, ma c’è comunque in me una sorta di non voler accettare la circostanza dovuta al fatto che prego chiedendo che la circostanza non volga per il peggio o che comunque non sia contraria alle mie previsioni; penso che tutto questo sia una sorta di moralismo.
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