Archivi categoria: Sragionando

Assurdità che ho dovuto sentire e vivere.

L’uso riduttivo della ragione in Mauro Biglino


Penso che Mauro Biglino, nello spiegare la Bibbia, utilizzi una metodica riduttiva: prendere alla lettera il testo originale in ebraico e confrontarlo con l’uso “quotidiano” dell’italiano.

Sarebbe sufficiente pensare al noto “perdonare 70 volte 7” che Gesù asserisce nei vangeli: Gesù non intende dire perdonare 490 volte, ma, conoscendo la cultura ebraica, voglia dire “all’infinto“.

Visto che di Mauro biglino vi sono molti video rimando all’elenco di YouTube (senza inserirli in questo articolo): https://www.youtube.com/results?search_query=mauro+biglino

Qui mi permetto d’inserire la risposta di Roberto Mercadini, molto illuminante e chiarificatrice a mio dire:

Qui sotto risponde alle critiche sul video suddetto:

Inoltre, visto che secondo Biglino il fatto che il grano che mangiamo altro non sia che una conferma all’apporto che gli alieni hanno avuto con l’uomo (gli hanno creato da mangiare in poche parole) questa è la risposta di Dario Bressanini, autore dell’articolo che il Biglino cita nelle sue conferenze:

Il partito del cristianismo


Noi siamo del Partito del Cristianismo, partito religioso/politico il quale ha in sé tutte le correnti di bontà. La nostra ideologia si basa sul fatto che il nostro pensiero è buono, abbiamo una vita amichevole fra noi, tutto di noi dice “ma che bontà!” ecco noi siamo i buoni.

Se pensi che noi montiamo sul carro dei vincitori ti sbagli: perché noi non montiamo da nessuna parte, noi siamo il carro della vittoria, sono tutti gli altri che salgono sulle nostre spalle. Spalle ampie e robuste pronte ad accogliere tutti. Vuoi essere anche tu un vincitore, cioè, vuoi anche tu essere dei nostri? Basta che ti inchini, e… monta su, sul carro!

Vi darò tutto quello che volete, in fondo …un buon sentimento non si nega a nessuno…!

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D’Io


Io ho incontrato Iddio tu no. Tu dipendi da me. Non mi piaci ma non voglio dirtelo ti dico solamente una cosa:

“Ciao che lavoro fai? sei disoccupato!? tu sei indegno di essere qui!” l’avrò detto con un’intensità di volume abbastanza alta? gli altri mi avranno sentito? E’ importante che gli altri sentano la mia voce, poiché è mia!

Alcuni giorni dopo lo rincontro, è di spalle non voglio che stia in pace con sé stesso…ho un’idea, mi avvicino di soppiatto e prima che si accorga di me esordisco con un “ci sono novità!?…come nessuna novità!? si vede che la tua è solo una vita noiosa”

Stavolta ha chiesto di parlarmi da solo, non mi va di parlare con un essere infinitamente inferiore a me. Io non sono solo io sono l’unico: “vai a parlarne con il prete di quello che mi vuoi dire!”; meglio allentarlo da me e al contempo porlo in posizione di sudditanza.

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La Pasqua è una festa?


Da piccolo odiavo la pasqua, se volete quantomeno perché si andava a scuola e le vacanze, eccetto il lunedì dell’angelo, sono ben poca cosa se paragonate alle vacanze di Natale, per esempio.

Inoltre il mio prete, aveva sistematicamente instillato a noi nuovi e piccoli credenti il suo cristianesimo ‘si fatto:

  1. tu andrai all’inferno, sappilo, è inutile che ti lamenti, poiché tutto quello che fai è peccato dunque tu offendi Iddio anche senza saperlo, per questo andrai all’inferno;
  2. l’unico che ti permetterà di andare in paradiso è un tizio morto oltre 2000 anni fa, che, se obbedisci ai suoi ordini allora lui come in un vera e propria compravendita, ti da il permesso di entrare in paradiso; un quid pro quo vero e proprio;
  3. …perché? perché con le tue offese i tuoi peccati i tuoi limiti o come vuoi chiamarli tu lo hai ucciso, tu lo uccidi tutti gli istanti della tua vita (Dio è morto, Dio rimane morto e lo abbiamo ucciso noi, diceva un certo Friedrich Nietzsche);
  4. é così potente la morte di Dio a causa dei nostri peccati, che la ricordiamo celebrandola tutti gli anni con la quaresima;
  5. e la pasqua? la pasqua è il momento di vendetta di Dio nei miei confronti: “anche quest’anno hai tentato di uccidermi con i tuoi peccati ma non ci sei riuscito! son risorto lo stesso! t’ho fregato! ah, ah, ah!”
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Carità!?


Il prete si alza in piedi, ha le gote rosse dalla pressione sanguigna, non è più pallido cadaverico come al suo solito, nell’eccesso di intensità vocale sputacchia ed ha gli angoli della bocca bianchi di saliva, ed afferma tuonando: dice il profeta Geremia (31, 3): “ti ho amato di un amore eterno, perciò ti ho attratto a me, avendo pietà del tuo niente”. Voi siete il niente più assoluto valete meno della polvere! Per questo Dio vi ha tratti a sé! Voi siete il niente più assoluto Dio è il tutto più assoluto.

da una lezione di Catechesi

E’ come il gatto in tangenziale, con le budella di fuori morto schiacciato da un’auto che lo ha arrotato. Tu passi, rallenti per poterlo osservare meglio, ti fa schifo, si, ma non puoi non avere un singulto di pietà verso quell’essere morto in maniera così violenta.

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Tracotanza: dialogo con un mio superiore


Io: Non posso esperire la mia vocazione.

Superiore: si che puoi: padre Kolbe lo ha fatto in un campo di concentramento dunque lo si può fare ovunque!

Io: …ma nel campo di concentramento lo hanno mandato i nazisti, in quel “posto” mi ci avete mandato voi!

Superiore: adesso tu vuoi paragonare un campo di concentramento con quel luogo!?

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La Sindone riprodotta da Luigi Garlaschelli


Della Sindone si può dire tutto e il contrario di tutto. Ma di alcune cose no, perché sono oramai assodate.
Io ne evidenzio 2:

  1. non vi è traccia di vernice di alcun tipo
  2. non è stata fatta in un forno elettrico

Mentre Luigi Garlaschelli, docente di Chimica Organica all’Università di Pavia, afferma che è riuscito

a riprodurre quel telo con quelle caratteristiche inspiegabili e irriproducibili

mediante

  1. un forno elettrico a 145 °C per alcune ore
  2. lavato via il pigmento ocra spalmato sopra il telo
  3. dei colori a tempera, per simulare le macchie di sangue

Dopo questo esperimento, “costato qualche migliaia di euro” e finanziato dal CICAP e dall’ UARR, chi è che crede all’autenticità della Sindone di Garlaschelli come oggetto per confutare la Sindone di Torino?

I cittadini del nuovo mondo


Nella sua opera Così parlò Zarathustra (Also sprach Zarathustra) Nietzsche spiega i tre passi che l’essere umano deve seguire per divenire superuomo (uomo del superamento):

  • possedere una volontà costruttiva, in grado di mettere in discussione gli ideali prestabiliti;
  • superare il nichilismo, attraverso la gioia tragica e il recupero della volontà di potenza;
  • perpetrare e promuovere eternamente il processo di creazione e rigenerazione dei valori sposando la nuova e disumana dimensione morale dell’ “amor fati“, che delinea un amore gioioso e salubre per l’eternità in ogni suo aspetto terribile, caotico e problematico.

[Fonte|Wikipedia]

Per la prima volta, per la prima volta dopo Gesù,
noi abbiamo visto, sotto i nostri occhi, noi stiamo per
vedere un nuovo mondo sorgere, se non una città; una
società nuova formarsi, se non una città; la società
moderna, il mondo moderno; un mondo, una società
costituirsi, o almeno assemblarsi, (nascere e)
ingrandirsi, dopo Gesù, senza Gesù. E ciò che è più
tremendo, amico mio, non bisogna negano, è che ci
sono riusciti.
Quello che dà alla nostra generazione, amico mio, allà
vostra generazione, e al tempo in cui noi viviamo una
importanza capitale; è ciò che pone voi ad una svolta
unica nella storia del mondo, nel trascorrere della
storia del mondo. È ciò che vi pone in una situazione
tragica, unica. Voi siete i primi.
Voi siete i primi dei moderni. Voi siete i primi di
fronte ai quali, davanti a cui, sotto i cui occhi si sia
fatto e che voi stessi avete fatto, questa singolare
opera, questa instaurazione del mondo moderno e
questo stabilirsi del governo del partito intellettuale
nel mondo moderno.

VERONIQUE
(Ch. Péguy)

Perder il proprio obiettivo


-Il mio obbiettivo ho perso il mio obiettivo!

Io: Cioè?

-Me lo dovevano spedire dalla Germania: hanno perso il pacco durante il viaggio, è stato quello di Bartolini, ne sono sicuro!

Io: Ma hai provato a San Marino?

-Si certo in tutta Italia!

Io: …a San Marino potevi vedere, se.. li le cosa costano di meno. …oppure potevi vedere a Campione d’Italia….

-Si proverò a vedere in una farmacia del vaticano…

Come perdere il proprio obiettivo e non vedere l’aiuto degli altri. Ne uccide di più l’ideologia che la smemoratezza.